sabato 28 dicembre 2019

Il Signor Giardin - episodio 1 -

PIANTARE UN AGLIO.   
Nel primo episodio del "vegetal-tutorial" del signor Giardìn, il grande botanico e appassionato di verdure ci propone uno dei tanti sistemi per piantare un aglio...

mercoledì 4 dicembre 2019

giovedì 24 ottobre 2019

...chi si ricorda del dottor Dentin?...


il dottor Dentin ritorna!


tra poco, su questi schermi, 
il nuovo esperimento del dottore malvagio, 
con il desiderio di conquistare il Mondo....

lunedì 14 ottobre 2019

FARAGINO contro GOZDILLA

Uno scontro epico!
Il fantastico Faragino 
contro
il terribile Gozdilla!!!

Un film di carta animata 
di Nino Panino


venerdì 4 ottobre 2019

dal sito dell'Associazione LAIF...


"Famiglia multiculturale, famiglia in viaggio…
Vogliamo chiamarla travelschooling? Unschooling? Homeschooling? 
Meglio lasciar perdere le etichette e le classificazioni. 
Vi presentiamo un video in cui Nino (ragazzino italo-brasiliano 
di 8 anni) parla in spagnolo raccontando..."



lunedì 22 luglio 2019

LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 8

Sogno o realtà?


Trust gli rispose: “Io, ti posso portare.”
E Pipoyayo pieno di gioia disse: “Davvero mi ci puoi portare ? “
Trust rispose: “ Sali sulle mie spalle! “
Pipoyayo prima di salire sulle spalle di Trust salutò: “Mi mancherete molto, amici miei...”
Pipoyayo salì sulle spalle di Trust, mentre i quattro amici lo salutavano.
Trust volò molto in alto, finchè vide un portale e ci entrò.

Proprio in quell’esatto momento, Pipoyayo si ritrova nel letto della sua camera e pensa:

“...Ma...è stato tutto un sogno o è successo davvero?... Ho sconfitto io, il signor Cacca?... E ero io quel...quel Pipoyayo?... “
A un tratto sua mamma lo chiama: ”Vieni a fare la colazione, ci sono le crepes, le tue preferite, Pino.”

Eh già; perchè dovete sapere che Pipoyayo, in verità, è un bambino del nostro mondo e ha dieci anni, e il suo vero nome è Pino, anche se noi lo chiameremo sempre Pipoyayo, il nostro fantastico eroe...




Racconto ideato e scritto da:
Nino Panino

il gioco del Labirinto

...prendi le chiavi, rosse e verdi, e poi cerca l'uscita...


...più avanti ti darò la soluzione...

mercoledì 10 luglio 2019

LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 7



Lotta Finale.


Pipoyayo chiese:"Ma come avete fatto a farvi aiutare dal drago?"

Popo rispose: ”E’ una lunga storia e te la racconto un’altra volta, adesso pensiamo a sconfiggere il signor Cacca!!! ”

Pipoyayo gridò: “Allora cosa stiamo aspettando? Andiamo a sconfiggere quella cacca!”

I nostri eroi montarono sul drago e si diressero al castello della cacca malefica.

Il drago lanciò un ruggito e disse: ”Stiamo arrivando!!!!!”

Era proprio vero, erano  arrivati al castello.

Il drago atterrò ma il signor Cacca li vide e corse dal suo mega-robot che era già pronto, entrò nel robot e uscì dal castello rompendo il muro.

Il drago gli andò incontro e cominciarono a lottare.

Popo, Pipoyayo, Quaz e Melandro si sedettero e cominciarono a mangiare popcorn.

A un tratto il drago cadde per terra, il signor Cacca lo aveva bloccato e stava per tagliarlo a metà con la sua gigantesca lama rotante, ma Pipoyayo con la spada di fuoco la taglio a metà e gridò: “Tu e il tuo robot sarete sconfitti !!!”

Ahahah!!...Tu non puoi sconfiggermi!!” Gli disse il signor Cacca.

Con una delle due gigantesche manone robotiche, lo prese e lo lanciò lontanissimo.

Pipoyayo si ritrovò di nuovo nel castello del drago, ma la Spada si illuminò e con la velocità della luce si ritrovò di nuovo davanti al suo nemico.

Il signor Cacca era stupito ma ci riprovò, ma questa volta Pipoyayo non si fece prendere di nuovo, la spada si illuminò moltissimo e con una super forza tagliò a metà il robot!!!

Il signor Cacca uscì e con un tipo di aggeggio strano, volò via dicendo: ”Avete potuto sconfiggere il mio robot, ma non è finita qui, io tornerò e vi distruggerò e costruirò un altro robot o qualcos’altro che vi finirà...ahahahahahahahhah!!!!! Ci vediamo Pipoyayo!”

E il signor Cacca scappò volando sopra una anatra che si era scontrata con lui.

Mentre volava Pipoyayo gridò :“Abbiamo sconfitto il signor Cacca evvivaaaaaaaaa!!!!”

Il drago si alzò e disse a Popo: “Un patto è un patto, dammi quello che devi darmi” e Popo dalla sua tasca tirò fuori uno yogurt di banana e cioccolato e glielo diede, e il drago se ne andò via volando.

Il signor Cacca tornò e gridò: “ ...hey! Vi eravate dimenticati di Ciop !!!!!“

All’improvviso Ciop apparve proprio davanti a loro.

Pipoyayo e i suoi tre amici erano pronti a lottare.

Ciop provò a dare un pugno a Popo, ma una mano gli prese la mano e lo tirò verso un muro del castello del signor Cacca.

Quella mano era di Trust che gli disse: “ Con te non ho finito, ancora credi che mi ero arreso quando ti sei teletrasportato da quella cacca che adesso sta volando?!” allora Trust fece un salto e Ciop lo copiò.

Trust e Ciop stavano volando mentre si davano una raffica di pugni, e a un tratto Trust cadde.

Ciop scese dal cielo e lo bloccò.

Trust non riuscì più ad alzarsi e disse a Pipoyayo: ”Ora vai tu e sconfiggi Ciop !!!“

Pipoyayo corse verso Ciop per dargli una spadata, Ciop si ritirò, provò a dargli un pugno ma la spada creò uno scudo indistruttibile, allora Ciop diede una raffica di pugni.

Pipoyayo resisteva e Melandro gridò :”Super meloneeeeeeeeee!!!!!!”

La foglia della sua testa si illuminò e un enorme melone a grande velocità colpì Ciop che cadde per terra, ma si rialzò e andò contro Melandro, ma Pipoyayo gli venne incontro e sbattendo su di lui, cadde di nuovo al suolo.

Ancora forte, Ciop si rialzò, alzò una mano dicendo: ”Adesso basta!!!! O mi date la spada o i genitori di Popo moriranno!!!” e fece apparire i due genitori di Popo legati.

Pipoyayo spense la Spada, il fuoco sparì e si trasformò nel suo fodero .

Pipoyayo gli consegnò la Spada e Ciop lasciò andare i genitori di Popo.

Popo slegò i suoi genitori e li abbracciò.

Ciop alzò la Spada e gridò :“Adesso sono invincibile!!!!!! Questo vuol dire che avrò tutta la collezione dei Popi... ahaahahahaahahah!!!!”

Ma Quaz disse: “Non è vero, noi possiamo ancora sconfiggerti!“

...E con quale esercito?” Gli risponde Ciop. 

Quaz tirò fuori il suo portale che si aprì.

Un enorme esercito di esseri Uomo-Albero, addestrati come Trust ma meno potenti di lui, arrivarono con in mano delle lance, e altri alberi erano in groppa a enormi cinghiali.

Trust si rialzò e gridò: “ Noi ti batteremo Ciop anche se hai la Spada, perché tu non sai usare la Spada, tu non meriti la Spada, tu non puoi usare la Spada, tu non hai il cuore puro per la Spada, allora tu sarai sconfitto!! All’attaccoooooooo!!!!!!”

E tutti i soldati-Alberi attaccarono Ciop.

Ciop si credeva davvero invincibile, finché Pipoyayo gridò: “Ciop! Sei cascato nella mia trappola...Ahahahahahahaah!” Tu hai in mano una spada falsa, io ho la vera Spada!“ e Pipoyayo gli mostrò la Spada di Fuoco e la alzò in alto.

Pipoyayo con la vittoria in pugno disse a Ciop: “Adesso sei pronto a perdere?”

E Ciop infuriato: “Ho sempre una spada in mano e tu non vincerai!!!!!”

Ciop si precipitò verso Pipoyayo...

Gli alberi lo circondarono, Ciop combatteva contro tutti e poco a poco si stava avvicinando a Pipoyayo.

Ciop aveva sconfitto tutti gli alberi meno uno, ma quello scappò dalla paura.

Trust cercò di impedirgli di avanzare, ma aveva bisogno d’aiuto.

Pipoyayo disse: “Ho un’idea, combiniamo i nostri poteri, Quaz tu cosa puoi lanciare? “
Quaz rispose: “
Io posso lanciare le mie bombe “

Pipoyayo chiese a Popo: “E tu cosa puoi lanciare? “

E Popo rispose: “Io posso lanciare delle sfere di ferro che sono molto potenti.”

Pipoyayo: “Bene! Adesso, al mio tre, lanceremo tutti i nostri poteri! Uno, due, due e mezzo, due e quaranta... tre! “ E tutti lanciarono le loro cose.

Ma prima che quello che avevano lanciato arrivasse da Ciop, Pipoyayo gridò: “Abbassati Trust!“ Trust si abbassò e tutto colpì Ciop e lo mandò lontanissimo, mentre gridava :“Mi vendicheròoo...” E colpì il signor Cacca, che stava ancora volando e mangiando pop corn,  così Ciop se lo portò con sé, atterrando molto, molto e molto lontano.

Pipoyayo grido “Abbiamo vintooooooo!!!!!! evvaiii...”.

Tutti si abbracciarono ma poi disse: E adesso come torno a casa mia? “


giovedì 27 giugno 2019

packman?(2)


non so cosa fare...


ti salvo io!


LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 6


Pipoyayo prende il volo


Pipoyayo si addentrò nel mondo dei Formaggi Marci, ma ancora non cera nessuno, poi schivò lo Yeti e si addentrò nel bosco.
Guardando sempre per terra, non si perse, uscì tranquillo e arrivò al castello del signor Cacca.
Pipoyayo si nascose dietro un muro e dopo che le guardie del castello passarono senza vederlo, lui entrò da una porta.
Subito vide una guardia, così si diresse verso un’altro corridoio che lo portò a un ascensore fatto tutto di cristallo.
Dentro l’ascensore c’erano due guardie.
Pipoyayo si riesce a nascondere rapido dentro un magazzino di stracci, e le guardie, per fortuna, non lo videro, così uscì e dopo essere entrato nell’ascensore, vide i grandi piedi di ferro di un robot gigantesco.
Il robot era in un enorme padiglione dove si lanciavano missili.
Pipoyayo schiacciò il tasto numero 10, e salì molto velocemente.
Da dentro l’ascensore riusciva a vedere tutto il robot tranne la testa, molto in alto.
A un tratto vide lontano i suoi tre amici, tutti legati con una corda di acciaio a un grande razzo che, in una piattaforma di lancio, rischiava di partire da un momento all’altro.
Decise che doveva ritornare giù, subito, per salvare i suoi amici, e preferì scendere con le scale, perchè le guardie non lo possano scoprire così, arrivato al sesto piano, bloccò l’ascensore e scende a piedi.
Ma nel piano 3,  si ricorda che aveva la spada, e che poteva sconfiggere le guardie, ma dato che poteva scattare l’allarme e finire catturato, meglio non correre rischi e scese al piano terra.
Per fortuna li c’era una macchina del caffè, e siccome era tanto stanco e aveva bisogno di forze, si prese un caffè, che per fortuna erano gratis.
Aveva così tanta energia che corse verso i suoi amici come un fulmine, perche il caffè aveva troppo zucchero.
Andava così veloce che continuò a correre, non poteva fermarsi e non smetteva di girare intorno al razzo dove i suoi amici erano legati.
Pipoyayo finalmente si fermò e provo a slegare i tre amici, che gridavano dalla gioia, ma il signor Cacca, che aveva preso l’ascensore, li scoprì, prese il suo  telecomando e con la sua malvagissima voce, sussurrò:
“Stavo aspettando questo momento da ieri sera...”
Schiacciò il pulsante con forza e lo tiene premuto per un’ora, ma per l’ora che lo tiene premuto, non successe niente.
Quando lasciò il pulsante il razzo partì.
Pipoyayo era caduto in una trappola: le corde erano di colla e i tre amici non erano i loro amici, erano robot travestiti da loro tre e le loro voci erano registrate!
Il grande tetto del castello del signor Cacca si aprì e il razzo volò, sempre più in alto.
Arrivò a 300 metri e si diresse verso un vulcano che stava per eruttare.
Proprio in quel momento Pipoyayo incollato al razzo, vide il drago volare verso di lui! E i suoi tre amici, quelli veri, erano sopra la sua grande schiena!
Il razzo era troppo veloce per il drago, a un tratto la colla si stava staccando perchè il signor Cacca l’aveva comprata dai cinesi e Pipoyayo si scollò e cadde.
Il drago si buttò in picchiata.
Pipoyayo si accorse che il drago era dietro di lui,  stava per toccare il suolo ma il drago lo afferrò per la maglietta.
Pipoyayo chiuse gli occhi ma il suo naso toccò il suolo.
Il drago lo afferrò appena in tempo, ma non in tempo per il naso che si era fatto molto male, il drago lo lasciò e Pipoyayo, con il naso gonfio, abbracciò i suoi tre amici.

venerdì 21 giugno 2019

mercoledì 5 giugno 2019

LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 5


Il Drago e la spada di fuoco


Davanti a loro c’era una grande montagna con una grotta enorme.
I quattro amici entrarono, prima videro un mare di monete d’oro e dopo videro la Spada.
Popo disse: “Chi va a prendere la spada? ” e Pipoyayo si offrì volontario.
I tre amici lo aspettarono fuori mentre Pipoyayo entrò nella grotta.
Il signor Cacca era su un albero vicino alla grotta, osservando tutto.
Pipoyayo scoprì che la grotta era invece un castello pieno d’oro!
Per non fare rumore, andava in punta di piedi, e a un tratto vide la spada che era su una montagna d’oro.
Appena si avvicinò, la montagna d’oro cominciò a muoversi e Pipoyayo si nascose dietro una grande colonna.
Pipoyayo tremava di paura, la montagna non era più una montagna d‘oro: era un drago!!
“Ucci ucci ucci... qui dentro qualcuno entrò...sento il tuo odor di ladro!”
Disse il Gran Drago.
Allora Pipoyayo uscì dal nascondiglio e gli disse: “Ciao grande Drago“ inchinandosi verso di lui, ma prima che Pipoyayo finisca di parlare, il drago lo interrompe per dire:
“Non sarai uno di quei nani stupidi che vogliono prendere il castello? “
E Pipoyayo rispose: ”No no no no no, io sono Pipoyayo e non conosco nessun nano!“
E il drago: “...non sarai mica quell’Hobbik con quei nani bubo, braccio di pino, dant, cmer figlio di cmar, turin, torin... tu li conosci?...si vogliono prendere il mio castello...”
E Pipoyayo rispose: “Ti ho detto che non conosco nessun nano, e non sono un hobik!!!”
E il drago :“ Bene allora cosa ci fai, tu, qui?”
“...eeehm...io sono venuto a vedere quanto sei grande...io non-non-non ci credevo...”
Rispose balbettando Pipoyayo, il drago si alzò ed era enorme, poi aprì le ali ed era molto più grande, e lanciò un grande ruggito di drago, che era più o meno cosi:
“RRRooooAAAARRRRRR!!!!!”
Pipoyayo tremava dalla paura.
“ Hai paura!... hahahaha...adesso dimmi, che cos’altro volevi? Io credo che vuoi un pò di fuoco!”  E il drago sputò un mare di fuoco e gli disse:
“Bene ladro, io so che stai mentendo, tu non vuoi vedere come sono grande, ma vuoi la spada, e non te la darò!!!!” e riprese con il suo oceano di fuoco.
Pipoyayo si proteggeva dietro una colonna, e a un tratto l’Hobik e i Nani entrarono e cominciarono a combattere contro il drago!
Pipoyayo prese la Spada e tutto tranquillo uscì dalla grotta-castello e con la Spada in mano disse: “Amici ho preso la Spada di Fuoco!”
Ma non c’era più nessuno. Pipoyayo era rimasto completamente da solo.
Allora si sedette su una roccia, aspettando.
Non era stato abbandonato dai suoi amici, ma li aveva catturati il signor Cacca, però lui non lo sapeva, per questo Pipoyayo pensò che non era possibile che lo avessero abbandonato così.
E fu proprio a questo punto che Pipoyayo decise di andare a chiudere i conti con il malvagio signor Cacca!! 

venerdì 31 maggio 2019

LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 4


LO YETI E POPO


Qualche ora dopo, si scontrarono con una grande montagna piena di neve.
I quattro amici cominciarono a scalare, dopo poco arrivarono a una pianura, ma erano ancora a metà strada ed era diventato buio, allora trovarono una grotta e passarono la notte lì.
L’indomani si svegliarono, e Pipoyayo gridò: “Attento Popo, sei sopra lo Yeti delle montagne! “
Popo lentamente si alzò, tentando di non svegliare lo Yeti, ma lui lo abbracciò mentre stava ancora dormendo.
Popo rimase immobile.
Quaz tentò di sollevare il braccio dello Yeti, ma era troppo pesante, allora provarono tutti insieme, ma niente da fare, era sempre troppo pesante.
Allora Melandro disse: “Cosa possiamo fare?” Pipoyayo pensò e gli venne un’idea molto pericolosa: “ Ho un’idea! Svegliamo lo Yeti e corriamo come se non ci fosse un domani! “ Così fecero.
Quaz svegliò lo Yeti schiacciandogli il naso, così che lasciò Popo, e tutti cominciarono a correre con lo Yeti dietro di loro.
Melandro disse a Pipoyayo: “E adesso come ci liberiamo dello Yeti?”
Pipoyayo gli rispose: “A questo non ci avevo pensato!”
Ma lo Yeti, improvvisamente, catturò Popo.
E gli altri tre amici non si erano accorti, e continuarono a scappare e arrivarono al mondo dei Formaggi Marci.
Un gruppo di Formaggi li catturò e li chiusero dentro una cella fatta di formaggio.
Dentro quella cella, Quaz si accorse: ”Ma dov’è finito Popo?”
E Melandro: “Oh no! lo Yeti lo ha catturato e noi non lo sapevamo nemmeno!”

Lo Yeti credeva che Popo fosse suo figlio, allora lo portò nella sua grotta per dormire.
Però Popo non si addormentò e tentò di alzarsi per fuggire, ma lo Yeti lo stringeva troppo forte. Così a Popo venne un’idea!
L’idea era quella di ingannare lo Yeti dicendogli che doveva fare pipì e così poi sarebbe scappato.
Popo, che sapeva parlare yetese, gli chiese: - “infoinfogggdc.”
Lo Yeti rispose: “Va bene.”
Popo uscì a fare pipì e subito dopo scappò, senza che lo Yeti se ne fosse accorto.
Fuori era già notte.
A un certo punto Popo vide che un gruppo di Formaggi Marci stava ballando intorno a un fuoco, e scoprì anche che i suoi amici erano stati chiusi in una cella.
Senza farsi vedere, Popo andò da loro e, siccome gli piaceva tanto il formaggio, cominciò a mangiare il formaggio della cella e cosi liberò i suoi amici e, di nuovo, cominciarono tutti a correre.
Ma uno dei Formaggi Marci li vide scappare e gridò: ”Alle armi! Stanno scappando i prigioneri!“ I Formaggi presero le armi e li inseguirono.
Popo si fermò e disse:  ”Amici, credo che è proprio ora di cena!”
Anche gli altri si fermarono di colpo, si girarono e corsero dritti verso i Formaggi!
E i Formaggi, spaventati, scapparono tutti.
Melandro gli gridò: “Non tornate mai più! In verità qui, si che potete tornare, è casa vostra, ma non molestateci mai più!!” E continuarono il loro viaggio.
Quaz chiese: “Dov’è Pipoyayo?“ E sentirono il rumore di qualcuno che tirava la catena di un bagno.
E dal bagno uscì Pipoyayo.
Allora tutti continuarono nel loro cammino, quando a un tratto Popo gridò: “Guardate, siamo arrivati!!”

sabato 11 maggio 2019

LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 3


PRIGIONIERI DELLE STREGHE!


Un abitante raccontò a Quaz:  -“Ho saputo che il signor Cacca sta costruendo un robot per dominare tutti i mondi, incluso questo!”
E Quaz rispose: “So come sconfiggere il signor Cacca: ci serve la Spada di Fuoco per fermarlo! Dovremo affrontare molti pericoli, però noi quattro ce la faremo!”
E tutti i abitanti gridarono: -“Viva!”
E i nostri quattro amici si misero in viaggio.
Quaz prese di nuovo il portale e tornarono nel loro mondo.
Ma il problema era che il signor Cacca stava cercando la stessa cosa, però i quattro amici non lo sapevano.
Popo disse: “Ma dove sarà la Spada di Fuoco?”
E Pipoyayo, che aveva una mappa, rispose: “E’ nella grotta del gran Drago.”
E si rimisero in cammino.
I nostri quattro amici non sapevano quali erano le sfide che dovevano superare...
Qualche ora dopo, si trovarono davanti a un bosco gigantesco, e tutti e quattro si fermarono: sentivano che dentro il bosco si nascondeva qualcosa.
Quaz diede un passo. Popo prese coraggio e diede un’altro passo.
Allora Pipoyayo e Melandro diedero un passo pure loro e, passo dopo passo, entrarono dentro il bosco.
In quel bosco c’erano gli insetti più grandi che si erano mai visti, loro seguivano il sentiero ma dopo poco si persero nel bosco allora non lo trovarono più e non sapevano come andare avanti, nè come tornare.
Qualche ora dopo videro volare qualcosa, ma non era un uccello, così i quattro amici cercarono di attirare la sua attenzione, ma Pipoyayo vide che quella cosa che volava era una strega allora urlò: “Attenti è una strega!“
Allora cominciarono a correre, ma la strega li vide e li seguì per catturarli.
Arrivarono sempre più streghe, che si avvicinavano sempre di più.
I quattro amici correvano più che potevano, ma una delle streghe catturò Popo e Quaz, e un’altra strega catturò Melandro, ma non riuscirono a catturare Pipoyayo, che si era nascosto dietro un cespuglio.
Pipoyayo seguì di nascosto le streghe e vide che entravano dentro una piccola casetta di legno.
Arrivato alla casetta, Pipoyayo andò da una finestra e vide che stavano preparando la cena: erano i suoi tre amici!
Anche se era terrorizzato gli venne una grande idea: si sarebbe travestito da strega e avrebbe liberato i suoi migliori amici.
Doveva entrare nella casa! Cercò una finestra e per sua fortuna ne trovò una aperta. Entrò e si trovò in una camera da letto.
In silenzio aprì un armadio dove c’era un vestito di strega, se lo mise e uscì dalla stanza passando dalla finestra e si diresse alla porta.
Era veramente terrorizzato... toc toc ...e una strega aprì la porta e gli disse:
“Giovanna! Credevo che non venissi alla cena!” E Pipoyayo rispose con una voce di strega: “Ho cambiato idea. Ho un pò di fame!”
E la strega rispose: “Entra. Sei benvenuta, accomodati.”
E Pipoyayo domandò: “...Che c’è di cena?“
E la strega - “Abbiamo catturato tre succulenti bocconcini...”
E il nostro eroe disse: - “Posso vedere questi bocconcini?”
“Va bene. sono in cantina, chiusi in gabbia!”
Pipoyayo scese le scale dela cantina e nel semi buio vide i suoi amici.
Popo gridò: - “No! No! Non vogliamo esere mangiati! Pietà!”
Pipoyayo disse: “Non mi riconoscete?”
Quaz disse: “Sei Batman.” e Pipoyayo: “ma no, sono io!” E si tolse il costume da strega. Melandro gridò felice: “Pipoyayo! Amico mio! sei venuto a salvarci!”
E Pipoyayo rispose “Come vi libero?”
E Popo disse: “La chiave è nella stanza da letto della strega Balinia.”
Allora Pipoyayo andò verso la stanza da letto ma una strega lo fermò e disse:
“Dove stai andando? “  e Pipoyayo rispose tremando: ” Mi dirigevo alla cucina...”
E la strega gli disse: “La cucina e verso di là...” e Pipoyayo finse di andare in cucina, entrò nella stanza da letto, prese la chiave e tornò in cantina.
Liberò i suoi amici, ma Melandro disse: - ”Ma come usciremo da qui?”
Pipoyayo pensò e pensò e disse : “Quaz, perchè non usi il tuo portale magico?”
E Quaz rispose: “No...qui non c’è campo...”
Allora sentirono una piccola vocina: “Io posso aiutarvi...”
”Dove sei? “disse Quaz e la vocina rispose: “Quaggiù!”
I quattro amici guardarono in basso e videro un topino.
“Seguitemi...“ E il topino entrò nella sua piccola tana.
I quattro amici restarono fermi, così il topino uscì e ripetè: “ Vi ho detto seguitemi!”
Quaz si avvicinò alla tana e, quando fu a un passo dalla tana, si rimpicciolì!
Così entrò dentro la tana e i tre amici fecero il passo, si rimpicciolirono e anche loro e entrarono per seguire il topo, uscendo dalla casa.
Quando furono all’aria aperta, i quattro amici ritornarono della loro dimensione e il topo disse a loro: “Adesso potete aiutare a me! “
“Si, ma come  ti aiutiamo?” rispose Quaz.
 “Dovete dire così: Topino Topino, adesso sei libero!“
E i quattro amici  dissero in coro: “Topino Topino, adesso sei libero!”
E il topino si trasformò in un ragazzetto.
“Grazie!” E Pipoyayo rispose: “ Siamo noi che dobbiamo dirti grazie! “ e ognuno andò per il suo cammino.
I quattro amici ritrovarono il sentiero, uscirono dal bosco e continuarono la loro avventura...