LO YETI E POPO
Qualche ora
dopo, si scontrarono con una grande montagna piena di neve.
I quattro
amici cominciarono a scalare, dopo poco arrivarono a una pianura, ma erano
ancora a metà strada ed era diventato buio, allora trovarono una grotta e
passarono la notte lì.
L’indomani si
svegliarono, e Pipoyayo gridò: “Attento Popo, sei sopra lo Yeti delle
montagne! “
Popo
lentamente si alzò, tentando di non svegliare lo Yeti, ma lui lo abbracciò
mentre stava ancora dormendo.
Popo rimase
immobile.
Quaz tentò di
sollevare il braccio dello Yeti, ma era troppo pesante, allora provarono tutti
insieme, ma niente da fare, era sempre troppo pesante.
Allora Melandro disse: “Cosa
possiamo fare?” Pipoyayo pensò e gli venne un’idea molto pericolosa: “ Ho
un’idea! Svegliamo lo Yeti e corriamo come se non ci fosse un domani! “ Così fecero.
Quaz svegliò lo Yeti
schiacciandogli il naso, così che lasciò Popo, e tutti cominciarono a correre
con lo Yeti dietro di loro.
Melandro disse a Pipoyayo:
“E adesso come ci liberiamo dello Yeti?”
Pipoyayo gli rispose: “A
questo non ci avevo pensato!”
Ma lo Yeti,
improvvisamente, catturò Popo.
E gli altri tre amici non
si erano accorti, e continuarono a scappare e arrivarono al mondo dei Formaggi
Marci.
Un gruppo di Formaggi li
catturò e li chiusero dentro una cella fatta di formaggio.
Dentro quella cella, Quaz
si accorse: ”Ma dov’è finito Popo?”
E Melandro: “Oh no! lo
Yeti lo ha catturato e noi non lo sapevamo nemmeno!”
Lo Yeti credeva che Popo
fosse suo figlio, allora lo portò nella sua grotta per dormire.
Però Popo non si
addormentò e tentò di alzarsi per fuggire, ma lo Yeti lo stringeva troppo
forte. Così a Popo venne un’idea!
L’idea era quella di
ingannare lo Yeti dicendogli che doveva fare pipì e così poi sarebbe scappato.
Popo, che sapeva parlare
yetese, gli chiese: - “infoinfogggdc.”
Lo Yeti rispose: “Va
bene.”
Popo uscì a fare pipì e
subito dopo scappò, senza che lo Yeti se ne fosse accorto.
Fuori era già notte.
A un certo punto Popo vide
che un gruppo di Formaggi Marci stava ballando intorno a un fuoco, e scoprì
anche che i suoi amici erano stati chiusi in una cella.
Senza farsi vedere, Popo
andò da loro e, siccome gli piaceva tanto il formaggio, cominciò a mangiare il
formaggio della cella e cosi liberò i suoi amici e, di nuovo, cominciarono
tutti a correre.
Ma uno dei Formaggi Marci
li vide scappare e gridò: ”Alle armi! Stanno scappando i prigioneri!“ I Formaggi presero
le armi e li inseguirono.
Popo si fermò e disse: ”Amici, credo che è proprio ora di
cena!”
Anche gli altri si
fermarono di colpo, si girarono e corsero dritti verso i Formaggi!
E i Formaggi, spaventati,
scapparono tutti.
Melandro gli gridò: “Non
tornate mai più! In verità qui, si che potete tornare, è casa vostra, ma non
molestateci mai più!!” E continuarono il loro viaggio.
Quaz chiese: “Dov’è
Pipoyayo?“
E sentirono il rumore di qualcuno che tirava la catena di un bagno.
E dal bagno uscì Pipoyayo.
Allora tutti continuarono
nel loro cammino, quando a un tratto Popo gridò: “Guardate, siamo
arrivati!!”
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