venerdì 31 maggio 2019

LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 4


LO YETI E POPO


Qualche ora dopo, si scontrarono con una grande montagna piena di neve.
I quattro amici cominciarono a scalare, dopo poco arrivarono a una pianura, ma erano ancora a metà strada ed era diventato buio, allora trovarono una grotta e passarono la notte lì.
L’indomani si svegliarono, e Pipoyayo gridò: “Attento Popo, sei sopra lo Yeti delle montagne! “
Popo lentamente si alzò, tentando di non svegliare lo Yeti, ma lui lo abbracciò mentre stava ancora dormendo.
Popo rimase immobile.
Quaz tentò di sollevare il braccio dello Yeti, ma era troppo pesante, allora provarono tutti insieme, ma niente da fare, era sempre troppo pesante.
Allora Melandro disse: “Cosa possiamo fare?” Pipoyayo pensò e gli venne un’idea molto pericolosa: “ Ho un’idea! Svegliamo lo Yeti e corriamo come se non ci fosse un domani! “ Così fecero.
Quaz svegliò lo Yeti schiacciandogli il naso, così che lasciò Popo, e tutti cominciarono a correre con lo Yeti dietro di loro.
Melandro disse a Pipoyayo: “E adesso come ci liberiamo dello Yeti?”
Pipoyayo gli rispose: “A questo non ci avevo pensato!”
Ma lo Yeti, improvvisamente, catturò Popo.
E gli altri tre amici non si erano accorti, e continuarono a scappare e arrivarono al mondo dei Formaggi Marci.
Un gruppo di Formaggi li catturò e li chiusero dentro una cella fatta di formaggio.
Dentro quella cella, Quaz si accorse: ”Ma dov’è finito Popo?”
E Melandro: “Oh no! lo Yeti lo ha catturato e noi non lo sapevamo nemmeno!”

Lo Yeti credeva che Popo fosse suo figlio, allora lo portò nella sua grotta per dormire.
Però Popo non si addormentò e tentò di alzarsi per fuggire, ma lo Yeti lo stringeva troppo forte. Così a Popo venne un’idea!
L’idea era quella di ingannare lo Yeti dicendogli che doveva fare pipì e così poi sarebbe scappato.
Popo, che sapeva parlare yetese, gli chiese: - “infoinfogggdc.”
Lo Yeti rispose: “Va bene.”
Popo uscì a fare pipì e subito dopo scappò, senza che lo Yeti se ne fosse accorto.
Fuori era già notte.
A un certo punto Popo vide che un gruppo di Formaggi Marci stava ballando intorno a un fuoco, e scoprì anche che i suoi amici erano stati chiusi in una cella.
Senza farsi vedere, Popo andò da loro e, siccome gli piaceva tanto il formaggio, cominciò a mangiare il formaggio della cella e cosi liberò i suoi amici e, di nuovo, cominciarono tutti a correre.
Ma uno dei Formaggi Marci li vide scappare e gridò: ”Alle armi! Stanno scappando i prigioneri!“ I Formaggi presero le armi e li inseguirono.
Popo si fermò e disse:  ”Amici, credo che è proprio ora di cena!”
Anche gli altri si fermarono di colpo, si girarono e corsero dritti verso i Formaggi!
E i Formaggi, spaventati, scapparono tutti.
Melandro gli gridò: “Non tornate mai più! In verità qui, si che potete tornare, è casa vostra, ma non molestateci mai più!!” E continuarono il loro viaggio.
Quaz chiese: “Dov’è Pipoyayo?“ E sentirono il rumore di qualcuno che tirava la catena di un bagno.
E dal bagno uscì Pipoyayo.
Allora tutti continuarono nel loro cammino, quando a un tratto Popo gridò: “Guardate, siamo arrivati!!”

sabato 11 maggio 2019

LE FANTASTICHE AVVENTURE DI PIPOYAYO - capitolo 3


PRIGIONIERI DELLE STREGHE!


Un abitante raccontò a Quaz:  -“Ho saputo che il signor Cacca sta costruendo un robot per dominare tutti i mondi, incluso questo!”
E Quaz rispose: “So come sconfiggere il signor Cacca: ci serve la Spada di Fuoco per fermarlo! Dovremo affrontare molti pericoli, però noi quattro ce la faremo!”
E tutti i abitanti gridarono: -“Viva!”
E i nostri quattro amici si misero in viaggio.
Quaz prese di nuovo il portale e tornarono nel loro mondo.
Ma il problema era che il signor Cacca stava cercando la stessa cosa, però i quattro amici non lo sapevano.
Popo disse: “Ma dove sarà la Spada di Fuoco?”
E Pipoyayo, che aveva una mappa, rispose: “E’ nella grotta del gran Drago.”
E si rimisero in cammino.
I nostri quattro amici non sapevano quali erano le sfide che dovevano superare...
Qualche ora dopo, si trovarono davanti a un bosco gigantesco, e tutti e quattro si fermarono: sentivano che dentro il bosco si nascondeva qualcosa.
Quaz diede un passo. Popo prese coraggio e diede un’altro passo.
Allora Pipoyayo e Melandro diedero un passo pure loro e, passo dopo passo, entrarono dentro il bosco.
In quel bosco c’erano gli insetti più grandi che si erano mai visti, loro seguivano il sentiero ma dopo poco si persero nel bosco allora non lo trovarono più e non sapevano come andare avanti, nè come tornare.
Qualche ora dopo videro volare qualcosa, ma non era un uccello, così i quattro amici cercarono di attirare la sua attenzione, ma Pipoyayo vide che quella cosa che volava era una strega allora urlò: “Attenti è una strega!“
Allora cominciarono a correre, ma la strega li vide e li seguì per catturarli.
Arrivarono sempre più streghe, che si avvicinavano sempre di più.
I quattro amici correvano più che potevano, ma una delle streghe catturò Popo e Quaz, e un’altra strega catturò Melandro, ma non riuscirono a catturare Pipoyayo, che si era nascosto dietro un cespuglio.
Pipoyayo seguì di nascosto le streghe e vide che entravano dentro una piccola casetta di legno.
Arrivato alla casetta, Pipoyayo andò da una finestra e vide che stavano preparando la cena: erano i suoi tre amici!
Anche se era terrorizzato gli venne una grande idea: si sarebbe travestito da strega e avrebbe liberato i suoi migliori amici.
Doveva entrare nella casa! Cercò una finestra e per sua fortuna ne trovò una aperta. Entrò e si trovò in una camera da letto.
In silenzio aprì un armadio dove c’era un vestito di strega, se lo mise e uscì dalla stanza passando dalla finestra e si diresse alla porta.
Era veramente terrorizzato... toc toc ...e una strega aprì la porta e gli disse:
“Giovanna! Credevo che non venissi alla cena!” E Pipoyayo rispose con una voce di strega: “Ho cambiato idea. Ho un pò di fame!”
E la strega rispose: “Entra. Sei benvenuta, accomodati.”
E Pipoyayo domandò: “...Che c’è di cena?“
E la strega - “Abbiamo catturato tre succulenti bocconcini...”
E il nostro eroe disse: - “Posso vedere questi bocconcini?”
“Va bene. sono in cantina, chiusi in gabbia!”
Pipoyayo scese le scale dela cantina e nel semi buio vide i suoi amici.
Popo gridò: - “No! No! Non vogliamo esere mangiati! Pietà!”
Pipoyayo disse: “Non mi riconoscete?”
Quaz disse: “Sei Batman.” e Pipoyayo: “ma no, sono io!” E si tolse il costume da strega. Melandro gridò felice: “Pipoyayo! Amico mio! sei venuto a salvarci!”
E Pipoyayo rispose “Come vi libero?”
E Popo disse: “La chiave è nella stanza da letto della strega Balinia.”
Allora Pipoyayo andò verso la stanza da letto ma una strega lo fermò e disse:
“Dove stai andando? “  e Pipoyayo rispose tremando: ” Mi dirigevo alla cucina...”
E la strega gli disse: “La cucina e verso di là...” e Pipoyayo finse di andare in cucina, entrò nella stanza da letto, prese la chiave e tornò in cantina.
Liberò i suoi amici, ma Melandro disse: - ”Ma come usciremo da qui?”
Pipoyayo pensò e pensò e disse : “Quaz, perchè non usi il tuo portale magico?”
E Quaz rispose: “No...qui non c’è campo...”
Allora sentirono una piccola vocina: “Io posso aiutarvi...”
”Dove sei? “disse Quaz e la vocina rispose: “Quaggiù!”
I quattro amici guardarono in basso e videro un topino.
“Seguitemi...“ E il topino entrò nella sua piccola tana.
I quattro amici restarono fermi, così il topino uscì e ripetè: “ Vi ho detto seguitemi!”
Quaz si avvicinò alla tana e, quando fu a un passo dalla tana, si rimpicciolì!
Così entrò dentro la tana e i tre amici fecero il passo, si rimpicciolirono e anche loro e entrarono per seguire il topo, uscendo dalla casa.
Quando furono all’aria aperta, i quattro amici ritornarono della loro dimensione e il topo disse a loro: “Adesso potete aiutare a me! “
“Si, ma come  ti aiutiamo?” rispose Quaz.
 “Dovete dire così: Topino Topino, adesso sei libero!“
E i quattro amici  dissero in coro: “Topino Topino, adesso sei libero!”
E il topino si trasformò in un ragazzetto.
“Grazie!” E Pipoyayo rispose: “ Siamo noi che dobbiamo dirti grazie! “ e ognuno andò per il suo cammino.
I quattro amici ritrovarono il sentiero, uscirono dal bosco e continuarono la loro avventura...