PRIGIONIERI DELLE STREGHE!
Un abitante raccontò a
Quaz: -“Ho saputo che il signor
Cacca sta costruendo un robot per dominare tutti i mondi, incluso questo!”
E Quaz rispose: “So
come sconfiggere il signor Cacca: ci serve la Spada di Fuoco per fermarlo!
Dovremo affrontare molti pericoli, però noi quattro ce la faremo!”
E tutti i abitanti
gridarono: -“Viva!”
E i nostri quattro amici
si misero in viaggio.
Quaz prese di nuovo il
portale e tornarono nel loro mondo.
Ma il problema era che il
signor Cacca stava cercando la stessa cosa, però i quattro amici non lo
sapevano.
Popo disse: “Ma dove
sarà la Spada di Fuoco?”
E Pipoyayo, che aveva una
mappa, rispose: “E’ nella grotta del gran Drago.”
E si rimisero in cammino.
I nostri quattro amici non
sapevano quali erano le sfide che dovevano superare...
Qualche ora dopo, si
trovarono davanti a un bosco gigantesco, e tutti e quattro si fermarono:
sentivano che dentro il bosco si nascondeva qualcosa.
Quaz diede un passo. Popo
prese coraggio e diede un’altro passo.
Allora Pipoyayo e Melandro
diedero un passo pure loro e, passo dopo passo, entrarono dentro il bosco.
In quel bosco c’erano gli
insetti più grandi che si erano mai visti, loro seguivano il sentiero ma dopo
poco si persero nel bosco allora non lo trovarono più e non sapevano come
andare avanti, nè come tornare.
Qualche ora dopo videro
volare qualcosa, ma non era un uccello, così i quattro amici cercarono di
attirare la sua attenzione, ma Pipoyayo vide che quella cosa che volava era una
strega allora urlò: “Attenti è una strega!“
Allora cominciarono a
correre, ma la strega li vide e li seguì per catturarli.
Arrivarono sempre più
streghe, che si avvicinavano sempre di più.
I quattro amici correvano
più che potevano, ma una delle streghe catturò Popo e Quaz, e un’altra strega
catturò Melandro, ma non riuscirono a catturare Pipoyayo, che si era nascosto
dietro un cespuglio.
Pipoyayo seguì di nascosto
le streghe e vide che entravano dentro una piccola casetta di legno.
Arrivato alla casetta,
Pipoyayo andò da una finestra e vide che stavano preparando la cena: erano i
suoi tre amici!
Anche se era terrorizzato
gli venne una grande idea: si sarebbe travestito da strega e avrebbe liberato i
suoi migliori amici.
Doveva entrare nella casa!
Cercò una finestra e per sua fortuna ne trovò una aperta. Entrò e si trovò in
una camera da letto.
In silenzio aprì un
armadio dove c’era un vestito di strega, se lo mise e uscì dalla stanza
passando dalla finestra e si diresse alla porta.
Era veramente
terrorizzato... toc toc ...e una strega aprì la porta e gli disse:
“Giovanna! Credevo che
non venissi alla cena!” E Pipoyayo rispose con una voce di strega: “Ho
cambiato idea. Ho un pò di fame!”
E la strega rispose: “Entra.
Sei benvenuta, accomodati.”
E Pipoyayo domandò: “...Che
c’è di cena?“
E la strega - “Abbiamo
catturato tre succulenti bocconcini...”
E il nostro eroe disse: -
“Posso vedere questi bocconcini?”
“Va bene. sono in
cantina, chiusi in gabbia!”
Pipoyayo scese le scale
dela cantina e nel semi buio vide i suoi amici.
Popo gridò: - “No! No!
Non vogliamo esere mangiati! Pietà!”
Pipoyayo disse: “Non mi
riconoscete?”
Quaz disse: “Sei
Batman.” e
Pipoyayo: “ma no, sono io!” E si tolse il costume da strega. Melandro gridò
felice: “Pipoyayo! Amico mio! sei venuto a salvarci!”
E Pipoyayo rispose “Come
vi libero?”
E Popo disse: “La
chiave è nella stanza da letto della strega Balinia.”
Allora Pipoyayo andò verso
la stanza da letto ma una strega lo fermò e disse:
“Dove stai andando? “ e Pipoyayo rispose tremando: ” Mi
dirigevo alla cucina...”
E la strega gli disse: “La
cucina e verso di là...” e Pipoyayo finse di andare in cucina, entrò nella
stanza da letto, prese la chiave e tornò in cantina.
Liberò i suoi amici, ma
Melandro disse: - ”Ma come usciremo da qui?”
Pipoyayo pensò e pensò e
disse : “Quaz, perchè non usi il tuo portale magico?”
E Quaz rispose: “No...qui
non c’è campo...”
Allora sentirono una
piccola vocina: “Io posso aiutarvi...”
”Dove sei? “disse Quaz e la
vocina rispose: “Quaggiù!”
I quattro amici guardarono
in basso e videro un topino.
“Seguitemi...“ E il
topino entrò nella sua piccola tana.
I quattro
amici restarono fermi, così il topino uscì e ripetè: “ Vi ho detto
seguitemi!”
Quaz si
avvicinò alla tana e, quando fu a un passo dalla tana, si rimpicciolì!
Così entrò
dentro la tana e i tre amici fecero il passo, si rimpicciolirono e anche loro e
entrarono per seguire il topo, uscendo dalla casa.
Quando furono
all’aria aperta, i quattro amici ritornarono della loro dimensione e il topo
disse a loro: “Adesso potete aiutare a me! “
“Si, ma
come ti aiutiamo?”
rispose Quaz.
“Dovete dire così: Topino Topino, adesso
sei libero!“
E i quattro
amici dissero in coro: “Topino
Topino, adesso sei libero!”
E il topino si
trasformò in un ragazzetto.
“Grazie!” E Pipoyayo rispose: “ Siamo noi che dobbiamo dirti grazie! “ e ognuno andò per il suo cammino.
I quattro
amici ritrovarono il sentiero, uscirono dal bosco e continuarono la loro
avventura...
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.